Delitto di Garlasco, nel corso della puntata di Quarto Grado, l’avvocata di Andrea Sempio si sfoga: “Noi non sappiamo niente”.
Il caso del delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, è tornato prepotentemente al centro dell’attenzione mediatica nella puntata di Quarto Grado del 19 settembre 2025. Il programma, condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, ha affrontato le novità emerse dalla recente relazione BPA (Bloodstain Pattern Analysis) realizzata dai RIS di Cagliari, e ha dato ampio spazio all’intervista alla madre di Andrea Sempio e al suo legale, l’avvocata Angela Taccia.
Come scritto libero.it, l’analisi della BPA, della quale si conoscono solo alcune indiscrezioni, conterrebbe una ricostruzione dettagliata della scena del crimine, analizzando elementi come l’impronta numero 5 – attribuita a una presunta mano insanguinata – e gli schizzi di sangue sul telefono.

Delitto di Garlasco: le parole in diretta tv
Durante la diretta, come scritto da libero.it, l’avvocata Taccia ha denunciato la mancanza di trasparenza sull’iter processuale: “Noi non sappiamo niente, abbiamo appreso del deposito della BPA dai media come al solito, quindi è vero che proceduralmente è giusto così, lo dice il codice, ma appoggio la dottoressa Longo: fa un po’ sorridere il fatto che quando si tratta di una cosa contro il nostro assistito il segreto istruttorio cada inevitabilmente per il diritto di cronaca e quando invece c’è qualcosa che va a confermare le nostre tesi sostenute da mesi il segreto istruttorio sussiste”.
Un’affermazione che ha acceso il confronto in studio, specie in merito al discusso alibi di Andrea Sempio basato su uno scontrino. La legale ha replicato con fermezza alle insinuazioni di Carmelo Abbate, che metteva in dubbio la dinamica del ritrovamento: “Non è andata così, sono mesi che lo ripetiamo”.
Il dibattito sullo scontrino e l’orario della morte
Il giornalista Carmelo Abbate ha sollevato dubbi sull’alibi: “Ti chiamano i carabinieri in caserma e ti senti male, cosa di cui nel verbale non c’è traccia, e poi vai a casa e prendi lo scontrino ma nemmeno di questo c’è traccia. Tu tieni lo scontrino e poi in quella occasione ai carabinieri non dici che eri in casa e c’era tuo padre con te?”
A questo punto, la Taccia ha spiegato: “Ho detto mesi fa: ‘Se non se lo ricorda, probabilmente il padre poteva essere forse in garage a fare la salsa’”, ma l’inviata Martina ha chiarito in collegamento che: “Giuseppe Sempio non faceva la salsa dove abitavano nel 2007 perché era un condominio. Loro fanno molta salsa ad agosto ma non in quella settimana”.
La figura della nonna Ernestina, nella cui casa si trovava abitualmente Andrea, è diventata centrale: “La nonna di Sempio dice che il nipote andava spesso a trovarla e che non era strano che quella mattina fosse andato da lei. Poi aggiunge di avergli chiesto di rimanere a pranzo, ma che il nipote avesse preferito tornare a casa”.
Il confronto è proseguito tra battute ironiche e tensioni, con Umberto Brindani che ha commentato: “Mi colpisce che lei racconti che dopo poco le 8 prende la macchina e va a Gambolò, che dista circa 13 km, e trova il negozio chiuso. Poi torna, dà la macchina al figlio che va a Vigevano e trova la libreria chiusa. Ma guarda che sono molto sfortunati questi Sempio”.
A queste parole, la giornalista Grazia Longo ha risposto: “Ma era Ferragosto!”, evidenziando che l’incertezza sugli orari e l’apertura dei negozi in quel periodo è comprensibile. Il tutto come scritto da libero.it
Caso #Garlasco, "La BPA fa una ricostruzione della dinamica omicidiaria diversa da quella del 2007"@carmeloabbate a #QuartoGrado pic.twitter.com/MFGbkIEcOu
— Quarto Grado (@QuartoGrado) September 19, 2025